E LA DANZA ‘INVADERÀ’ COMO
LECCO-COMO.- Si attende una “carica” di 1.500 giovani ballerini per la 17a edizione del concorso “LarioDanza”, in programma al Teatro Sociale di Como il 24 e 25 aprile. Saranno due giornate intensissime, di cui ci dà qualche numero l’addetta alle relazioni esterne Lella Colombo: “1500 partecipanti da tutto il mondo, 350 coreografie in gara, 10 ore al giorno di danza per un concorso che ha mosso i primi passi in un teatrino parrocchiale ed è giunto l’anno scorso a distribuire borse di studio internazionali per un valore di 137.000 euro”.
A fare gli onori di casa durante la conferenza stampa in Sala Stemmi del Comune di Como, l’Assessore alla Cultura Luigi Cavadini che ha definito la scelta di portare a Como il concorso (nato a Lecco e poi tenutosi per alcune edizioni a Erba) “un fatto eccezionale, che aggiunge proposte nell’ambito culturale e turistico a quello che già la città ha da offrire” e ha sottolineato la perfetta intesa creatasi con lo storico Teatro Sociale di Como, “il luogo più significativo” dal punto di vista delle offerte culturali comasche. “Questa 17a edizione ha fatto il salto di qualità, e mi ha sorpreso la sua vastità: sia per la provenienza internazionale dei concorrenti, sia per il loro numero. Tra tanti talenti è più facile che ci siano gli eccellenti che vedremo domani sui palchi di teatri ben più importanti. E tra i giurati abbiamo nomi stratosferici”.
E cioè: Michael Blake della Joffrey Ballet School di New York, Melanie Person condirettore della Ailey School di NY, Valery Mikhailowsky della Boris Eifman Company di San Pietroburgo, Michael Leon Thomas direttore della compagnia di danza contemporanea Complexions di NY e Dallas, Samuel Wuersten direttore artistico di varie compagnie olandesi e del corso di laurea in danza contemporanea dell’Università delle Arti di Zurigo, Steffi Scherzer direttrice dell’Accademia di Danza di Zurigo, Paola Cantalupo direttrice artistica delle due Scuole Superiori di Danza di Cannes e di Marsiglia, Iury Gorscov solista folk e ora direttore del Collegio Nazionale di Coreografia di Moldova. Per la giuria della critica: Aldo Masella regista giornalista e direttore del Centro Studi Coreografici del Teatro Carcano di Milano, Antonio Desiderio critico e manager, Giacomo Molinari presidente dell’Associazione Italiana Danzatori.
Brevi ma numerosi e intensi gli interventi che si sono succeduti, gestiti dal simpatico addetto stampa Marco Sfratato (conosciuto a X-Factor dal figlio di Liviana Arnoldi che vi partecipava come concorrente): in particolare l’ideatrice e direttrice artistica Liviana Arnoldi ha parlato dell’importanza di questa possibilità “per i nostri allievi italiani di avere confronti internazionali” e dell’altissimo livello dei giurati, provenienti da alcune delle maggiori accademie di danza del mondo: gli anni scorsi hanno avuto rappresentanti dal Bolshoi, dal Royal Ballet e da altre realtà, che però cambiano sempre per dare possibilità a giovani di tutto il mondo di concorrere e di vincere. Queste accademie infatti mettono in palio borse di studio (141 lo scorso anno), anche annuali: “Una borsa di studio annuale ti cambia la vita, ma anche periodi più brevi sono fondamentali nel percorso artistico”.
L’insegnante Narcisa Spada di Collegno ha appunto presentato l’esperienza di un suo allievo, il 23enne abruzzese Gaetano Della Costa vincitore lo scorso anno per la categoria Contemporaneo e ora impegnato negli Stati Uniti (ma ha inviato un video di saluto), puntualizzando: “I nostri allievi ballerini sono persone che si realizzano nella vita, in qualsiasi campo, perché dalla danza hanno imparato l’impegno, la tenacia… Chi si ritira, è perché aveva un sogno nel cassetto e vedendolo irrealizzabile s’indirizza a qualcosa di più facile. Importante è spiegare ai ragazzi che esibirsi davanti a giurati di questo calibro è già una vittoria”.
Mentre il critico e manager Antonio Desiderio (figlio di un addetto del Teatro dell’Opera di Roma e avvocato mancato, ora lavora con grandi nomi della danza come Giuseppe Picone e con teatri di livello mondiale come l’Opera di Vienna e di Parigi) ha puntato il dito sui troppi concorsi di danza in Italia: “Si contano sulle dita di una mano quelli davvero importanti per livello sia dei giurati sia dei concorrenti”. Unanime poi la critica alla visione corrente della danza come uno sport o un passatempo, anziché un’arte che richiede impegno, dedizione e sacrifici enormi. Sacrifici raramente ripagati in patria, visti gli scarsi sbocchi professionali, tanto che vediamo i migliori talenti italiani impiegati all’estero.
Presenti con entusiasmo le oltre trenta aziende del territorio che hanno “adottato” i quindici giovani selezionati in video per il Premio Solistico “Pierina Legnani” (proposto quest’anno per la prima volta, a giovani aspiranti professionisti dai 15 ai 18 anni), offrendo loro viaggio e soggiorno gratuiti sul lago dove vissero tanti “grandi” della danza: da Pierina Legnani appunto (sepolta a Pognana Lario) a Sofia Fuoco (a Moltrasio), da Nicola Guerra (che visse tra Como e Cernobbio dopo aver diretto i maggiori teatri d’Europa) al “padre della danza accademica” Carlo Blasis (che riposa a Cernobbio nella cappella di famiglia), da Maria Taglioni a Rita Sangalli e altri ancora che avevano qui le loro ville di delizia.
Tra i maggiori sponsor la Canon, da cui ci si aspettano immagini fantastiche; la Bric’s, che omaggerà partecipanti, giurati e giornalisti con prodotti della sua nuova linea di valigeria durante la cena di gala del 23 aprile nella settecentesca Villa Olmo; e poi Autotorino, l’Hotel Metropole & Suisse, la Pallacanestro Cantù, il produttore di scarpette da Danza Pasquale Triunfo, WIP the Wishes Painters (che organizzerà una festa indimenticabile per i 18 anni della vincitrice della selezione internazionale per giovani solisti) e altri ancora.
Gigliola Foglia
Ciao Gigliola… se puoi correggimi il cognome… Sfratato non Sfrondati… ahah grazie.:)